IL FATTORE UMANO NELLA CYBERSECURITY

Secondo il Verizon Data Breach Investigations Report, il 68% degli attacchi informatici andati a segno a livello globale è stato favorito dalle disattenzioni o dalla impreparazione degli utenti. In Italia questa percentuale si ferma al 57% ma, guardando i trend in corso e le ultime statistiche, è un numero destinato a salire vista la sempre maggiore complessità di questi attacchi che sfruttano tecniche di social engineering.

Nel 2023, i settori italiani più colpiti, secondo i dati dell’Agenzia per la Cybersicurezza Nazionale (ACN), sono stati:

Cyberattacks
  • Formazione sul campo: strumenti pratici per riconoscere rapidamente gli attacchi che usano tecniche di social engineering, come phishing, business email compromise e smishing.
  • Consulenza specialistica in sicurezza informatica: analisi dell’infrastruttura informatica aziendale esistente e soluzioni mirate per la sua ottimizzazione.
  • Programmi di apprendimento personalizzati: corsi su misura per dipendenti con vari livelli di esperienza e ruoli aziendali, che assicurano a ciascuno le competenze necessarie.
  • Soluzioni per il controllo degli accessi: software che consentono di monitorare in tempo reale gli accessi alla risorse aziendali, riducendo il rischio di intrusioni e prevenendo l’esfiltrazione dei dati.
  • Penetration test: applicazione di metodologie innovative per individuare vulnerabilità specifiche e valutare il loro potenziale impatto sui sistemi informatici in caso di compromissione.

Il risultato di queste iniziative permette di realizzare una strategia di protezione completa, che combina difese tecnologiche avanzate e consapevolezza del personale, per una sicurezza a 360 gradi.